Approfondiamo il significato di Ayurveda: CORPO, MENTE E ANIMA
La parola ayurveda è composta da due termini sanscriti: “ayus” che significa vita e “veda” che significa conoscenza, due parole che messe insieme prendono il significato di scienza della vita.
L’ayurveda deriva in ampia misura dagli insegnamenti che sono stati sviluppati nel charaka Samahita, all’incirca nel 2000 a.C. La caratteristica più importante che l’Ayurveda ha rilevato del Charaka è l’obbiettivo di eliminare la causa della malattia, non di curare la malattia. L’ayurveda si basa esclusivamente su erbe e preparati naturali. La loro azione si osserva gradualmente, è per questo le cure durano diversi mesi, con effetti collaterali minimi.
L’ayurveda ritiene che un individuo sia composto da 5 elementi primari: spazio, aria, fuoco, acqua e terra. Determinati elementi possiedono la capacità di unirsi fra loro e produrre funzioni fisiologiche diverse. Ad esempio etere e aria si combinano creando quello che nell’ayurveda è noto come Vata, il principio del movimento, cioè la forza che guida gli impulsi nervosi la circolazione, la respirazione e la secrezione. Fuoco e acqua si uniscono formando il dosha Pitta, il principio di trasformazione o metabolismo. Acqua e terra formano Kapha, che è responsabile della crescita e della creazione della creazione della struttura corporea.
I metodi terapeutici tradizionali in India affrontano la malattia come evento dinamico nella vita di un individuo. La malattia è il risultato di una disarmonia fra la persona ammalata e il suo ambiente. Secondo questo concetto di malattia, la malattia stessa non è una realtà indipendente.
I rimedi dell’ayurveda possono essere utilizzati facilmente sia da persone ammalate sia da soggetti interessati alla prevenzione e al mantenimento dello stato di salute.
