KUMBH MELA 2019

dal 20 al 31 gennaio

(le date potrebbero subire piccole variazioni)

L’evento più emozionante e spirituale a cui potrete mai assistere

EDS NOTE; NUDITY - Naked Hindu holy men or a Naga Sadhus return to their camp after a dip at Sangam, the confluence of the Rivers Ganges, Yamuna and mythical Saraswati on one of the most auspicious day Makar Sankranti, the first day of the Maha Kumbh Mela, in Allahabad, India, Monday, Jan. 14, 2013. Millions of Hindu pilgrims are expected to take part in the large religious congregation of a period of over a month on the banks of Sangam during the Maha Kumbh Mela in January 2013, which falls every 12th year, where devotees wash themselves in the waters of the Ganges believing that it washes away their sins and ends the process of reincarnation. (AP Photo /Rajesh Kumar Singh)

Il Kumbh Mela è l’evento spirituale più grande al mondo e si svolge ogni 12 anni ad Allahabad.

Nell’ultima edizione ha fatto registrare 80 milioni di partecipanti, rendendolo il raduno più grande mai svolto nel mondo.

L’evento viene organizzato da tempi immemorabili, tanto che la mitologia indù considera l’origine del Kumbh Mela come l’inizio dell’universo. Lo scopo è quello di purificarsi, immergendosi nella confluenza delle acque dei 3 fiumi sacri con la credenza che il gesto libera dai condizionamenti dell’esistenza materiale e celebra la lotta per il nettare dell’immortalità.

Per tutto il periodo i pellegrini si dedicano a processioni, recitano mantra, danzano e fanno bagni purificatori, in una cornice spettacolare fatta di suoni, profumi e colori tipici dell’India e della religione induista.  

Durante la notte, come da usanza, vengono bruciati i cadaveri portati in spalla dagli altri membri delle tribù. Secondo le credenze, chi muore sulle rive del Gange arriva diritto al nirvana, e chi è stato almeno una volta al kumbh Mela potrà aspirare alla liberazione eterna.

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Ad attirare maggiormente l’attenzione dei media, dei curiosi e dei pellegrini sono i Naga Baba, gli asceti mistici seguaci di Shiva.          Il giorno più sacro sono proprio loro a iniziare le abluzioni, attraversando in regale processione un corridoio umano che ambisce a toccare la sabbia su cui posano i piedi. I naga sono avvolti in un ambiguo mistero. Sono temuti, rispettati e guardati con sospetto allo stesso tempo. Non appartengono più a questo mondo pur vivendoci, e non si incontrano quasi mai. Non sono soggetti alle stesse leggi fisiche dei comuni mortali, perché con pratiche esoteriche e yogiche si dice abbiano trasceso i limiti. Non portano vestiti perché non ne hanno più bisogno, a proteggerli dal freddo è sufficiente la cenere sacra di cui si cospargono il corpo e i lungi capelli. Arrivano a centinaia per il bagno più propizio, giungendo dalle grotte sull’Himalaya dove conducono una vita solitaria senza contatto con il mondo degli umani. Ma nessuno li vede arrivare o ripartire, semplicemente compaiono. 

Un altro momento magico è quando i fedeli, al calar del sole, appoggiano i lumini su grandi foglie che poi affidano alla corrente del fiume.

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Le origini di questo pellegrinaggio si perdono nella leggenda e nella mitologia hindu: Dei e demoni si contendevano il dono più prezioso, l’Urna Sacra, (kumbh), che racchiudeva l’Amritha, il nettare dell’immortalità. Il dio Jayanta si tramutò in corvo e riuscì così a sottrarla e a fuggire inseguito dai demoni, ma durante il volo si fermò 4 volte sulla terra a riposare: ad ogni sosta, alcune gocce di Amritha uscirono dal vaso bagnando il suolo. Da queste gocce nacquero le 4 città sacre, fulcro del moltitudinario raduno. La sua fuga durò in tutto 12 giorni, ma poichè un giorno degli Dei corrisponde a un anno degli uomini, il grande pellegrinaggio, il Maha Kumbh Mela si celebra ogni 12 anni e sempre ad Allahabad.

Questo viaggio sarà anche occasione di visitare altre città come Varanasi, Sarnath con la visita dello stupa Dhamek di Buddha, e Nagpur con la visita della riserva naturale delle tigri. 

 

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Il viaggio sarà svolto in totale sicurezza accompagnati dal presidente della nostra associazione Mahendra e dal suo staff indiano.

Per richiedere informazioni potete scriverci a
krishnalila31@gmail.com,

contattarci al numero 0116989157

o venire direttamente a trovarci presso la nostra unica sede in in Via San Quintino 31, secondo piano,scala A, Torino.

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